Il nostro stile di vita influisce indubbiamente sulla qualità della nostra vita. Sia in senso positivo che negativo. Un quotidiano pieno di stress, sedersi e dormire in posture sbagliate, vita sedentaria, poca attività fisica, strappi muscolari e colpi di freddo possono mettere a dura prova una alcune parti del nostro corpo. In particolare quelle più delicate come il nostro collo. Lì i muscoli, ossa, nervi e cartilagini che sostengono la nostra testa e la mettono in connessione con le nostre spalle ha un importanza cardinale.
La zona cervicale è quella che maggiormente subisce tutti gli aspetti negativi che non fanno parte di uno stile di vita sano e naturale. Per quanto riguarda le posture non adatte che si assumono di giorno e durante la notte, possiamo facilmente prendere provvedimenti. L’importanza di porre rimedio quanto prima a cattive abitudini posturali è fondamentale. Sottovalutando questi aspetti infatti si può anche incorrere in patologie più invalidanti e croniche.
I principali problemi della zona cervicale
La zona cervicale è molto delicata come dicevamo. In questa parte del nostro corpo si possono presentare forti dolori localizzati e una limitazione dei movimenti. Con questi sintomi, se riconosciuti in tempo e prese le contromisure con tempestività, è possibile conviverci serenamente vivendo una quotidianità normale e sana.
Scoprire se stiamo iniziando a soffrire di problemi alla zona cervicale non è così difficile. I sintomi infatti sono abbastanza evidenti e riconoscibili. Una volta individuati, rivolgendosi ad un medico è tassativo, per vedere quanto sia risolvibile la situazione o come agire per arginarla.
Fra i principali sintomi che insorgono quando si hanno problemi alla zona cervicale troviamo:
- Rigidità dei movimenti nella zona interessata
- Formicolii tra l’attaccatura del collo e le spalle
- Dolori dal collo alle spalle
- Mal di testa, cefalea e nausea
- Giramenti di testa
- Ronzii alle orecchie
- Mal di schiena anche nella parte inferiore
- Scricchiolii al collo
- Alterazioni posturale della parte alta del tronco
- Sensazione di scariche elettriche con la flessione della testa
Molti di questi fastidi derivano per l’appunto dalla posizione che si assume dormendo la notte. Questa è molto più importante di quanto si pensi ed influisce sul nostro benessere fisico. Alcune sono più comuni ma non per questo le più corrette. Altre ancora invece donano degli indubbi vantaggi, sia per quanto riguarda la digestione, che per la giusta posizione della spina dorsale e quindi del tratto cervicale.
Le principali posizioni che si assumono dormendo
Quando si dorme spesso non ci si rende conto delle diverse posizioni che si assumono inconsapevolmente. Queste sono frutto di un meccanismo innato, e il nostro approccio al sonno può anche rivelare molto della nostra personalità.
Per fare qualche esempio, la più famosa, quella definita della “caduta libera”, è quella che adotta chi solitamente si sveglia in preda all’ansia. È una posizione a pancia in giù, con le braccia alzate ai lati della testa o strette attorno al cuscino. Spesso questa rivela un individuo che si trova in una situazione di scarso controllo della propria vita.
Qui di seguito vi riportiamo le quattro posizioni principali che assumiamo mentre dormiamo:
- Posizione laterale (fetale) – è molto comune e ricorda ovviamente la posizione dell’embrione nell’utero materno. Le gambe sono piegate e le ginocchia sono vicine al petto, la testa è in avanti e le braccia a volte abbracciano il cuscino. Questa posizione è consigliata alle donne incinte, oppure a chi russa. Non è indicata invece per coloro che soffrono di mal di schiena o hanno problemi al tratto cervicale;
- Posizione laterale (semi fetale) – è considerata come la migliore per dormire ed è adottata dalla maggioranza delle persone. Questa vede le gambe e braccia piegate ma solo leggermente. In questo influisce anche il fianco su cui si dorme. Con problemi di acidità di stomaco è preferibile dormire sul lato destro per evitare il reflusso gastro esofageo. Dormire sul lato sinistro invece aiuta sia lo stomaco ma anche il cuore;
- Posizione a pancia in su – con lo sguardo verso l’altro e le braccia lungo il corpo. Questa posizione è secondo molti esperti quella più adatta per l’allineamento di collo e spina dorsale, a patto che non si usi un cuscino troppo alto. Tra gli svantaggi di questa posizione c’è che chi dorme così di solito, tende a russare;
- Posizione a pancia in giù – Con la testa rivolta di lato e le braccia sopra la testa o che abbracciano il cuscino. Può aiutare la digestione ma non supporta in maniera sana la curva naturale della spina dorsale;
Quando una postura non è adatta alle nostre esigenze fisiche, cambiare il nostro modo di dormire è senz’altro necessario. Questo è un processo difficile, ma non impossibile. Per riuscirci bisogna pensare che si sta facendo qualcosa di positivo per noi stessi.
Cercare di assumere al contempo una posizione supina associandola a un pensiero rilassante. Altro aspetto molto utile è quello di cambiare un po’ la propria routine prima di andare a letto. Usare dei cuscini da mettere vicino a noi per creare un impedimento al cambiare posizione durante la notte. Se non si riuscisse a cambiare posizione, un buon consiglio è di evitare comunque che la testa sia troppo flessa.
La posizione a pancia sotto può avere ripercussioni negative anche sulla salute, portando a dolori al collo, mal di testa cronico e problemi alla schiena. La testa necessariamente ruotata da un lato, infatti, crea tensione ai muscoli ed ai legamenti del collo.
Gli svantaggi di dormire a pancia in giù
Il collo è quello che subisce sempre la peggiore pressione nel lungo periodo quando si dorme a pancia sotto. Questo perché la testa è girata in una posizione non molto naturale ed i muscoli sono quindi sotto tensione. Il tratto cervicale quindi subisce delle ripercussioni che possono generare forti dolori e il fastidioso torcicollo.
Dormire in questa posizione può causare infatti problemi alla colonna vertebrale e portare anche a frequenti mal di testa. Come abbiamo detto cambiare la posizione che assumiamo durante il sonno può aiutare, ma non è certo così facile. Un cuscino adatto può senza dubbio, se non risolvere la situazione, mitigare i danni di questa posizione non proprio salutare.
Dopo aver elencato gli svantaggi di questa posizione e i modi per evitarla, vi proporremo una soluzione ideale per quanto riguarda il cuscino da acquistare per non incorrere in problemi alla zona cervicale.
Il miglior cuscino per chi dorme a pancia in giù
Come abbiamo detto la posizione a pancia in giù non è certamente ottimale. Specie se si soffre di problemi alla schiena e in particolare al tratto cervicale. Qual è dunque il miglior cuscino che ci garantisce una postura quantomeno corretta per dormire in maniera rilassata e non rischiare un risveglio traumatico pieno di dolori?
Probabilmente i cuscini consigliati per chi ha l’abitudine di dormire a pancia in giù sono quelli in poliuretano e in particolare in memory foam. Questi sono ottimi in particolare per coloro che cambiano spesso la loro posizione durante la notte.
Ma per chi dorme a pancia in sotto lo sono ancor di più, perché riescono a sostenere il collo e la testa impedendone torsioni eccessive. Garantisce un maggior sostegno e mantenimento di un rilassamento duraturo la notte. Riduce quindi anche tutti quei fastidi e dolori muscolari con cui spesso si sveglia al mattino chi dorme in questa posizione inconsueta.