Per ottenere risultati utili per contrastare i dolori alla cervicale, ovvero quelli che colpiscono le ultime 7 vertebre della colonna, nella scelta dei cuscini per la cervicale, occorre tenere presente anzitutto la nostra conformazione anatomica; non va però dimenticato che serve anche una visita dall’osteopata o dal fisioterapista per capire se si tratta realmente di dolore alla cervicale da risolvere con misure terapeutiche o se è un problema diverso al quale necessitano interventi diversi.
Nel primo caso, quello più diffuso, prima di procedere con l’acquisto di un cuscino anatomico serve avere chiara la conformazione morfologica e anatomica del nostro collo.
Come è fatto il collo?
Il collo, cioè il rachide, è la parte più mobile della colonna vertebrale e tende a modificare il suo assetto per ottenere un effetto conclusivo equilibrato in armonia con tutte le altre parti del nostro corpo.
E’ una parte mobile e adattabile, quindi il “distretto cervicale” come si dice in medicina, è formato da un gruppo di 7 vertebre che permettono ai muscoli, tendini e legamenti di restare ben collegati alle parti della colonna vertebrale creando una struttura stabile, forte e resistente dal momento che, come si diceva, il collo deve reggere il peso della testa e della scatola cranica.
Deve però essere al contempo una struttura abile a muoversi e a farlo agevolmente per garantire quella necessaria adattabilità della testa, per esempio alle esigenze degli occhi ma anche dell’apparato uditivo.
Come avviene il movimento del collo.
I movimenti del collo sono di 4 tipi:
- flessione
- estensione
- rotazione
- inclinazione
A questi dobbiamo aggiungere anche caratteristiche curvature, imprescindibili per il corpo umano. Queste riguardano:
- la “curva sacrale”
- la “lordosi lombare”
- la “cifosi dorsale”
- la “lordosi cervicale”.
Ed è in base a queste caratteristiche, dobbiamo scegliere il cuscino adatto ma anche imparare a come posizionarlo “riempiendole”queste curve con cuscini o supporti più idonei.
Come va posizionato il cuscino
Anzitutto bisogna considerare che va posizionato evitando che le vertebre del rachide possano in qualche modo subire una posizione che provochi sofferenza. In genere si dormono 8 ore ogni giorno e mantenere posizioni scorrette crea le condizioni per svegliarsi con i classici dolori alla cervicale. E questo anche se si ha il cuscino migliore in assoluto.
Bisogna quindi sapere come posizionarlo e sceglierlo al meglio.
E’ importante è ricordare che sul cuscino non dovete appoggiare solo la testa ma anche quella parte del collo che arriva fino alle spalle, se no si creano tensioni muscolari che difficilmente ci permettono di resistere per ore. Inoltre diventa difficile che ci permettano di resistere senza lasciarci conseguenze al risveglio.
Sembra una considerazione banale o fin troppo scontata che dovrebbe essere pensata e adottata spontaneamente eppure sono tantissimi quelli che, come raccontano osteopati e fisioterapisti, chiedono a queste figure professionali come dormire usando il cuscino in modo corretto.
La modalità e la posizione corretta – lo ripetiamo – nell’utilizzo del cuscino è appoggiare tutta la testa, il collo fino alle spalle. E’ questo che ci permette di mantenere una postura corretta e gradita al nostro fisico.
Attenzione quindi se sentite scricchiolii alle ossa quando fare movimenti improvvisi o rapidi: non sono un buon segno e andare da un osteopata o un fisioterapista aiuta a trovare subito quel “qualcosa” che non va e che provoca quello scricchiolio.
Posture scorrette da smartphone e pc.
Sono i nostri strumenti di lavoro e di svago ad uso quotidiano; parliamo di smartphone, tablet e computer ma sono anche i nostri strumenti di tortura perché costringono il nostro corpo a posizioni sbagliate che si consolidano nel tempo portandoci ad errori che paghiamo con dolori come la cervicalgia. Moderarne l’uso e sostituirli con un po’ di attività fisica è un primo modo per evitare problemi e dolori.
Quali sono le caratteristiche di un cuscino anatomico?
Il cuscino, se è “anatomico” deve adattarsi alle nostre curve e non il contrario; la naturalezza delle posizioni favorisce infatti il sonno riducendo, fino a farli scomparire, i dolori al collo con cui ci si trova a fare i conti dopo una notte trascorsa su cuscini sbagliati.
I cuscini anatomici sono caratteristici per la loro forma “a onda” dove uno dei due lati è più alto dell’altro lato così da rispondere sia a chi dorme supino sia a chi dorme di lato.
I parametri per scegliere i cuscini anatomici.
Andiamo a scoprire quali sono le caratteristiche da conoscere per scegliere il cuscino anatomico adatto a noi.
Dobbiamo considerare tre elementi-base:
- altezza
- consistenza del cuscino
- materiale per imbottitura
L’altezza è certamente il primo elemento da affrontare perché un cuscino che risulti troppo spesso provoca alla schiena il mantenimento di una posizione incurvata in avanti che genera conseguenze e dolori durante il sonno e al risveglio.
Lo stesso accade quando si utilizza un cuscino troppo appiattito, senza quello spessore che serve a riempire lo spazio libero fra il collo e il materasso e in questo caso l’altezza così tanto ridotta aumenta il rischio di “lordosi” soprattutto interessando le persone che hanno l’abitudine di dormire in posizione supina .
L’altro elemento è la consistenza.
Per un cuscino anatomico, è indispensabile che la consistenza sia tale da permettere alla testa e al collo di venire sostenuti e quindi non può essere un cuscino morbido perché sarebbe fonte di dolori e disturbi. Situazione analoga ci sarebbe se il cuscino fosse duro perché comporterebbe come reazione l’irrigidimento dei muscoli del collo con conseguente dolore successivo al risveglio.
Il terzo elemento è il materiale dell’imbottitura.
Per esempio la piuma d’oca per il cuscino tradizionale, è sconsigliata agli asmatici perché è una calamita per gli acari. Chi desidera un cuscino bio e rilassante può orientarsi verso modelli contenenti miglio o grano saraceno ma anche imbottiture sintetiche con sistemi antiacaro.
Altro materiale per l’imbottitura molto diffuso oggi è il lattice anche se per qualcuno risultano troppo rigidi, o in microfibra; i più popolari oggi sono quelli in memory foam il materiale inventato dalla NASA per gli astronauti e oggi sempre più utilizzato per le caratteristiche che permettono al cuscino di adattarsi morbidamente al nostro corpo.