Almeno una volta nel corso della vita, una percentuale considerevole della popolazione mondiale, si imbatte in problematiche legate alla colonna vertebrale. Sebbene negli ultimi anni sia stata condotta una vasta campagna di prevenzione all’interno dei maggiori paesi occidentali, le patologie che colpiscono la schiena sono in larga diffusione. L’intervento così pregnante delle nuove tecnologie nella vita quotidiana consolidano spesso l’assunzione di posture non corrette per un periodo prolungato, assai dannose per la salute scheletrica degli individui. La stessa sedentarietà, intesa come fenomeno più generico, può concorrere alla proliferazione di diverse problematiche in grado di pregiudicare la possibilità di condurre una vita sana. Soprattutto fra i giovani si assiste ad una aumento considerevole dei disturbi alla spina dorsale, derivanti il più delle volte dal poco tempo dedicato alle attività sportive nonché dal fatto di trascorrere un tempo eccessivo durante la giornata di fronte al computer o agli smartphone. Normalmente il mal di schiena può arrestarsi dopo qualche giorno ed in maniera spontanea. Mentre nei casi più gravi il problema può durare addirittura diversi mesi.
L’ernia cervicale
L’ernia cervicale si genera quando un disco intervertebrale, in corrispondenza della parte alta della colonna vertebrale, denominata rachide cervicale, subisce una rottura. Questo evento comporta il trabocco di una sostanza viscosa contenuta al suo interno. Il dolore solitamente scaturisce proprio quando la materia fuoriuscita va a premere sul sistema nervoso adiacente, suscitando uno stato infiammatorio. Si ricorda che i dischi intervertebrali consentono alla schiena di flettersi e di ammortizzare le sollecitazioni provenienti dal peso stesso del busto oppure da agenti esterni, quando per esempio si sollevano dei pesi. I sintomi dell’ernia cervicale sono piuttosto eloquenti e si riferiscono principalmente a dei dolori percepiti all’altezza del collo. Gli effetti del male tuttavia spesso possono estendersi alle spalle e alle braccia, sotto forma di insensibilità e di perdita di forza. La diagnosi di questa patologia è comunque da ritenersi attendibile esclusivamente quando è condotta da un medico ortopedico.
I rimedi
Le terapie finalizzate a curare l’ernia cervicale sono di carattere chirurgico nei casi in cui i danni subiti dal disco intervertebrale risultino di grave entità. Mentre in situazioni di minore criticità, che sono statisticamente le più diffuse, si pongono in essere una serie di rimedi di tipo conservativo. In queste ipotesi si cerca di ripristinare la normale struttura della parte lesionata, mediante una serie di sedute fisioterapiche mirate. In concomitanza con queste attività è necessario assumere dei farmaci antinfiammatori, utili anche a lenire i dolori. Contribuiscono al buon esito della terapia, ovviamente, i materassi e i cuscini ortopedici concepiti per intervenire su questo tipo di patologie.
Il cuscino per ernia cervicale
La necessità di riposare in maniera corretta quando si è afflitti dall’ernia cervicale è di vitale importanza. A volte si trascura l’eventualità che durante il sonno sia possibile dare vita a dei comportamenti anomali, in grado di ostacolare il corretto svolgimento di una terapia. A tal proposito è utile riflettere su quanto possa incidere negativamente un materasso privo della necessaria consistenza, magari senza alcuna attitudine ortopedica, oppure un guanciale non consono, considerando che i suoi effetti negativi si possono riverberare irrimediabilmente sulla parte nevralgica. Le aziende produttrici specializzate sono fortunatamente corse ai ripari ed hanno congegnato una serie di prodotti destinati a porre in essere delle azioni lenitive e curative, nei confronti degli individui colpiti dalle patologie di cui si parla. Questi oggetti prima di tutto permettono di mantenere la colonna vertebrale in una posizione rilassata durante il riposo notturno, soprattutto in corrispondenza del collo e della testa. Grazie inoltre all’azione terapeutica, che i materiali utilizzati posseggono intimamente, si favorisce l’emersione di una serie di processi benefici, fondamentali per migliorare la circolazione nel tratto cervicale. Infine, sono concepiti di modo tale da rimanere per tutto il tempo in cui vengono impiegati nel corso della notte, con un’altezza e una consistenza corrette.
I materiali
Questa tipologia di cuscini nella maggior parte dei casi è ottenuta con il celebre Memory Foam, che, in virtù della proprietà di deformarsi al contatto con il calore del corpo e di adattarsi perfettamente alla forma che accolgono, senza peraltro perdere la proprie caratteristiche in termini di consistenza e capacità di traspirare, si può considerare probabilmente il miglior materiale in circolazione. Oltre a ciò i guanciali ortopedici possono essere realizzati con il lattice naturale, che è in grado di modellarsi e rimanere allo stesso tempo con il giusto grado di rigidità , valido a ripristinare la sua originaria forma non appena si interrompe l’utilizzo. Spesso anche le fodere concorrono nel fornire al corpo delle sollecitazioni benefiche. Come quando si adoperano tessuti ottenuti con l’aloe vera, fatti in modo da trasferire le proprietà altamente terapeutiche della sostanza direttamente sulla pelle. Altre case produttrici realizzano guanciali in pula di farro, con rivestimenti in micropunte per agopressione. Si tratta di un genere di guanciali atipici, composti al loro interno di granuli di farro e rivestiti con una particolare membrana, fatta in modo da provocare al contatto con il corpo un rilassamento della muscolatura e portare giovamento alla circolazione locale.
I prezzi
Il valore di questi guanciali indicativamente parte da un prezzo di circa trenta euro, per arrivare anche a più di cento, nei casi in cui l’oggetto in questione possegga una serie di elementi aggiuntivi, come delle fodere specifiche.