I dolori cervicali sono una patologia sempre più diffusa non solo tra i 50enni ma anche tra i più giovani, in particolare i ventenni. Questo accade in parte per ragioni di natura genetica e in parte per l’abitudine di tenere posture sbagliate.
Quali sono le cause?
Le ragioni di questi dolori stanno in una progressiva deformazione di una o più di una delle 7 vertebre che formano la parte terminale della colonna vertebrale. Ci stiamo riferendo quindi alle vertebre del collo che sono poste fra la testa e lo sterno.
Questo problema alle ossa è determinato da una usura maggiore delle cartilagini che ricoprono le articolazioni di queste vertebre, una usura provocata da un ripetersi di movimenti sbagliati o anche, nei casi più dolorosi e invalidanti, da una “ernia cervicale”.
L’entità del fastidio e dei dolori è provocata dal fatto che la posizione sbagliata che teniamo provoca uno schiacciamento dei nervi collegati alla colonna vertebrale.
Una delle forme più diffuse di cervicalgia è quella che riguarda il collo anche se non è l’unica visto che può interessare zone molto lontane dal collo seguendo la ramificazione dei nervi presenti in questa parte del corpo, e possono provocare dolori al braccio, alla schiena con ripercussioni fino all’apparato uditivo e interessando anche la sfera del sonno che resta disturbato proprio a causa dell’indolenzimento per il dolore.
A provocare questa patologia ci sono lavori usuranti che comportano ad esempio un’attività troppo a lungo sedentaria con posizioni sbagliate o inadeguate che provocano costanti traumi; se a questi aggiungiamo il dormire in modo errato, sdraiati su materassi e cuscini non ergonomci, il danno che subisce il nostro fisico è facilmente comprensibile.
Come risolvere il problema?
C’è chi decide di prendere farmaci antidolorifici perché probabilmente il male che si prova è difficile da gestire e influisce sulla nostra vita non solo in casa ma anche sul posto di lavoro rendendola complessa; altri si affidano a trattamenti fisioterapici ma se i farmaci possono lenire il dolore non risolvono purtroppo il problema che sta a monte. A volte nei casi più gravi occorre addirittura intervenire chirurgicamente.
Cosa fare per non arrivare a situazioni estreme?
Vediamo come fare per evitare di vivere una vita condizionata dal dolore costante e pressante al collo.
Non dobbiamo dimenticare che è necessario prima di tutto seguire stili di vita più sani, che facciamo più movimento e riduciamo al massimo le ore trascorse seduti come durante le ore che dedichiamo ai lavori d’ufficio.
Chi però questa condizione non può proprio modificarla, dovrebbe almeno prendere provvedimenti che riducano i danni provocati dal dormire in posizione sbagliata e su supporti non ergonomici, nel nostro caso i cuscini.
Spesso considerati elementi di minore rilevanza rispetto al materasso, i cuscini sono invece l’elemento che completa il materasso stesso e che vanno scelti in modo che possano fornire il supporto necessario e più appropriato alla parte più delicata e precaria della nostra colonna vertebrale, quella delle 7 vertebre cervicali.
Come deve essere il cuscino cervicale per contrastare i dolori?
Consideriamo, infatti, che trascorriamo un terzo della nostra vita, cioè circa 8 ore di ogni giorno della nostra vita, a letto dormendo e lo facciamo spesso utilizzando supporti non adatti come materassi e cuscini non ergonomici che provocano posizioni sbagliate.
Il fatto è determinato non solo dalle nostre cattive abitudini ma anche da questi supporti inadeguati, ed è quindi evidente che il dolore della cervicale e dell’area lombare, non solo non passa ma addirittura tende a diventare acuto.
Per diminuire fastidio e dolore quindi è bene usare materiali idonei e forme che rispondano alle esigenze del nostro fisico.
I materiali più utilizzati.
Dopo tutte queste premesse che indicano quali siano i contorni del problema e le caratteristiche dei dolori cervicali, i principali materiali utilizzati per realizzare un cuscino contro la cervicale di buona qualità per rispondere alle necessità di chi soffre di dolori al collo ma anche di dolori lombari, sono principalmente il lattice e il memory foam.
Che cosa è il lattice?
E’ una resina lattiginosa dalla consistenza collosa generalmente bianca che si estrae principalmente dal caucciù. Si può usare quella tutta naturale o una miscela di lattice naturale e sintetico e anche una soluzione del tutto sintetica.
Il lattice naturale è più elastico, leggero e resistente mentre quello sintetico è duro e corposo ma più omogeneo.
Attenzione a non confondere il lattice con la schiuma di lattice; nella schiumatura possono essere aggiunte altre sostanze come gesso o talco che riducono i costi ma abbassano la qualità.
Per ottenere la schiuma di lattice si devono poi aggiungere altre sostanze naturali come lo zolfo che rende elastico il prodotto; se si aggiungono saponi e aria si ottiene un’emulsione che diventa schiuma ovvero il foam.
Che cosa è il Memory foam?
Detto anche più semplicemente “memory” è il nome inglese di un materiale viscoso ed elastico che venne brevettato dai tecnici della NASA negli anni ’80. Con questo imbottivano i seggiolini delle navicelle e le tute degli astronauti. La formula però rimase segreta fino al 2000 quando la sua esistenza fu resa nota al pubblico e il suo impiego divenne diffusissimo
Forme ottimali dei cuscini cervicali.
Le forme dei cuscini per la cervicale sono diverse; si va da quelle sagomate alte o basse a quelle cilindriche a quelle ondulate e a doppia ondulazione; queste differenze servono a rispondere alle diverse esigenze del fisico femminile e maschile.
Quello che però deve interessare alla fine di tutto il processo di valutazione e scelta, che va fatta prima di comprare un oggetto così importante per la salute, è che questi cuscini devono aiutare la circolazione del sangue distribuendo nel modo migliore possibile il peso della testa così che non ci siano pressioni dannose e dolorose su collo e spalle, favorendo l’allineamento corretto delle vertebre cervicali.